Sull’inchiesta che coinvolge la compravendita del Milan: gli imminenti interrogatori di Gazidis e Furlani e le possibili conseguenze.
Nell’ambito dell’inchiesta sulla compravendita del Milan, condotta dalla Procura di Milano, sono previsti a breve gli interrogatori di Ivan Gazidis e Giorgio Furlani, rispettivamente ex e attuale amministratore delegato del club. Accusati di “ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza“, si trovano al centro di un’indagine scaturita dalla cessione del Milan da parte del fondo Elliott a RedBird. Queste procedure hanno attirato l’attenzione del procuratore della FIGC, Giuseppe Chinè, il quale, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, è in costante comunicazione con i magistrati lombardi e si appresta a richiedere documentazione aggiuntiva per approfondire il caso.
La richiesta di nuovi documenti
Secondo quanto riportato da Sport Mediaset, Giuseppe Chinè, ad oggi, ha avuto accesso solamente a 12 pagine di decreto di perquisizione e ambisce a ottenere informazioni più dettagliate, inclusa l’analisi dei dispositivi sequestrati ai due amministratori. L’obiettivo principale è verificare che, durante il trasferimento di proprietà, non siano state omesse informazioni cruciali alla Co.A.P.S. per la valutazione dell’idoneità e della solidità finanziaria dei nuovi proprietari, come stabilito dall’articolo 20 bis delle NOIF.
Implicazioni sportive e possibili sanzioni
L’indagine non solo mette sotto i riflettori le procedure di cessione del club, ma apre anche la porta a possibili ripercussioni sportive. Le sanzioni previste potrebbero includere penalizzazioni, che inciderebbero sul prossimo campionato, data l’impossibilità di applicarle nell’attuale stagione sportiva. Tuttavia, il Milan avrebbe la possibilità di presentare ricorso in caso di condanna.
In risposta alle perquisizioni e alle speculazioni, secondo quanto scritto su Sport Mediaset, RedBird ha immediatamente cercato di rasserenare gli animi, sottolineando la regolarità della transazione. Ha ribadito il proprio controllo quasi totale sul Milan, confutando qualsiasi ipotesi contraria e ribadendo l’impegno a riportare il club ai vertici del calcio italiano ed europeo.